Molte persone in tutto il mondo amano iniziare la giornata con un buon espresso. Alcuni non si possono nemmeno alzare dal letto senza subito andare verso la caffettiera.
Tuttavia, ci sono innumerevoli motivi per cui non dovresti esagerare con la caffeina, ed è per questo che il deca sta diventando una bevanda sempre più popolare. Ma il caffè decaffeinato fa male? E cosa contiene?
Che sia per non esagerare, o per questioni di salute che ti impediscono di goderti un espresso classico, se sei finito su questo articolo, sicuramente sarai alla ricerca di un’alternativa valida. Il decaffeinato potrebbe esserlo, a patto di scegliere con attenzione.
Cosa significa? Di seguito ti voglio riportare un po’ informazioni in modo che tu possa fare una scelta informata.
Indice contenuti
Cos’è il caffè decaffeinato?
Per quanto ovvio possa sembrare, il caffè decaffeinato è caffè da cui è stata estratta la caffeina.
Per essere definito decaffeinato, non deve contenere più dello 0,1% di caffeina.
La procedura classica per la decaffeinizzazione consiste nel sottoporre i chicchi a un processo chimico per rimuoverla. Purtroppo, questo processo non è particolarmente salutare in quanto potrebbero rimanere tracce delle sostanze chimiche utilizzate.
Ed è proprio a queste sostanze che ci si riferisce quando uno dice che il caffè decaffeinato fa male. Tuttavia non è sempre così e ora ti spiego perché.
Metodi di decaffeinizzazione

Poco prima ho accennato ai metodi chimici per rimuovere la caffeina dai chicchi. A causa dei suoi effetti collaterali indesiderati, sono stati ricercati e inventati modi nuovi e più innocui, in cui non vengono utilizzate sostanze chimiche, o solo solventi naturali.
Vediamo tutti gli attuali metodi di decaffeinizzazione:
Metodo diretto
Purtroppo, uno dei più utilizzati è ancora il metodo diretto. In questo caso si fa uso di sostanze chimiche come acetato di etile e cloruro di metilene. Questi vengono spruzzati più volte sui chicchi fermentati per lavare via la caffeina indesiderata.
L’acetato di etile è un solvente naturale che si trova nella frutta, ma ha un forte odore che può rovinare il sapore del caffè. Va fatto notare che, sebbene si trovi in alcuni frutti, deve essere sinteticamente ridotto a una forma utilizzabile, quindi non è proprio naturale.
Il diclorometano invece è un preparato altamente selettivo in grado di eliminare solo la caffeina senza alterarne l’aroma.
Per quanto il caffè venga ripulito da queste sostanze al termine del processo, c’è sempre il rischio che restino delle tracce
Metodo di decaffeinizzazione indiretta
Attraverso un altro metodo, detto indiretto, i chicchi di caffè vengono messi a bagno per diverse ore in acqua in modo che attraverso di essa possa essere estratta la caffeina. I chicchi vengono quindi rimossi e vengono aggiunte le sostanze chimiche sopra menzionate per rimuovere la caffeina.
Il passaggio finale consiste nel rimettere i chicchi nell’acqua, dove rimangono solo i grassi e gli aromi del caffè per farli impregnare nuovamente.
Al giorno d’oggi, i metodi diretti e indiretti sono così avanzati che si ritiene che i residui chimici siano minimi.
Anche se è già ridotta, alcuni dei residui rimasti evaporano durante la tostatura, lasciando solo piccole quantità considerate sicure per il consumo. Tuttavia, non devono essere ignorati.
Decaffeinato naturale
Il terzo modo, che si sta diffondendo sempre di più, è quello naturale. Si tratta del processo più innocuo di tutti e si basa ancora sull’acqua e sul carbone attivo.
Per prima cosa, i chicchi di caffè vengono immersi in acqua calda. In questa fase vengono estratti la caffeina e gli aromi.
Quando sono completamente ammollati, il primo lotto viene scartato. L’acqua in cui sono stati messi a bagno i chicchi viene filtrata tramite carbone attivo per rimuovere la caffeina. Potresti aver sentito parlare dell’estratto di caffè verde. È così che si ottiene.
Terminato questo processo, questo estratto viene utilizzato per “lavare” i successivi lotti di chicchi. Questi vengono immersi nell’estratto e, senza perdere aroma o gusto, viene estratta la caffeina che migra dai chicchi all’estratto di caffè verde, fino a bilanciarsi.
Questo processo viene ripetuto più volte fino al punto in cui nei chicchi di caffè viene rimossa il 99,9% di caffeina.
Richiede dalle 8 alle 10 ore ed è il più costoso tra tutti i processi, per questo il decaffeinato naturale è più caro degli altri. In compenso, con questo metodo bere caffè decaffeinato non fa male.
I migliori caffè decaffeinati
Il metodo è decisamente uno dei parametri principali nella scelta di quale caffè bere, ma non è tutto. Alla fine, conta moltissimo anche il gusto, cremosità e corposità dell’espresso. Dopo averne provati di diversi, da economici a piuttosto cari, ecco quelli che reputo essere i migliori caffè decaffeinati:
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Quando il caffè decaffeinato fa male e quando no?
Come la maggior parte delle cose nella vita, l’importante è non esagerare. I benefici del caffè sono diversi, ma ha anche effetti negati.
Di per sé, il decaffeinato, non ha controindicazioni diverse rispetto a quello normale, anzi, la mancanza di caffeina lo rende adatto a più persone.
Ci sono casi in cui, però, è particolarmente importante fare attenzione a ciò che si beve e mangia. Quindi bisogna chiedere: il caffé fa decaffeinato fa male se ….? Si può bere quando …?
Vediamo i casi in cui maggiormente ci si pone questa domanda.
Caffè decaffeinato in gravidanza

Non ci sono molte informazioni concrete sul consumo di caffè decaffeinato durante la gravidanza, perché è un po’ difficile fare uno studio scientifico in questa direzione.
Secondo la maggior parte dei medici, tuttavia, fintanto che non è esagerato, non ci saranno problemi. Devi solo essere consapevole dell’esatto processo con cui la caffeina è stata rimossa e fare attenzione ai residui chimici. Pertanto, se si vuole bere un caffè decaffeinato, è meglio scegliere quello ottenuto con metodo naturale.
Problemi di pressione alta
Secondo diversi studi, il dec può ridurre l’efficacia dei farmaci per la pressione alta o bassa se li bevi. È stato anche notato che può aumentare i livelli di colesterolo nel sangue e contribuire ad altre complicazioni di salute, proprio come quello normale.
Un altro studio ha rilevato che il caffè decaffeinato ha il potenziale per abbassare la pressione sanguigna, ma solo leggermente.
Reflusso e gastrite

Una delle controindicazioni più comuni riguarda il reflusso e gastrite. Quando una persona soffre di problemi di stomaco non dovrebbe bere alcun tipo di caffè, con o senza caffeina.
Dopo lunghe ricerche sul consumo di caffè sia standard che decaffeinato e sul loro effetto sull’apparato digerente, si è scoperto e provato che può causare o peggiorare i sintomi associati alla gastrite e al reflusso gastrico.
Questo perché consumarlo aumenta la concentrazione dell’ormone responsabile della creazione di acido gastrico, che va a complicare ulteriormente questi due problemi.
Caffè decaffeinato durante l’allattamento
Come in gravidanza, finché si allatta, bisogna fare molta più attenzione a ciò che si mangia e beve. È stato osservato che alcuni bambini nascono con una maggiore sensibilità alla caffeina.
Caffeina che, anche se in minori quantità, viene trasmessa al bambino tramite il latte materno, quando si consuma caffè.
Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui alcuni bambini sono irritabili o sviluppano coliche. Ovviamente, porta problemi anche al loro sonno.
In questi casi, il caffè decaffeinato è una buona alternativa se non si vuole rinunciare del tutto a questa bevanda. Di nuovo, è veramente importante far attenzione al metodo di decaffeinizzazione e a scegliere quello con il minor rischio di residui chimici.
Alternative al caffè
Per quanto il metodo di decaffeinizzazione stia migliorando, se sei ancora preoccupato per il residuo chimico che potrebbe rimanere, ti propongo diverse opzioni, prive di caffeina e con meno rischi per lo stomaco.
- Tisane ed infusi: le buone vecchie, dall’effetto provato, tisane. Ce ne sono ormai così tante, da potertene gustare una diversa ogni giorno. E puoi addolcire con miele, con limone, con latte, con tutto quello che vuoi.
- Golden Milk: che significa latte d’oro. Questo è il nome più noto di latte al curcuma. Contiene una sostanza, la curcumina, che è molto benefica.
- Orzo: l’alternativa più conosciuta al caffè classico, una bevanda sana e buona grazie alle qualità naturali.
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Riassumendo
Come già detto caffè decaffeinato fa male solo quando si esagera, un po’ come ogni cosa. Salvo condizioni di salute particolari, infatti, non ci sono gravi controindicazioni nell’assumerlo regolarmente.
Ovviamente, però, tutto può variare da persona a persona, quindi ti consiglio di consultarti con un esperto e seguire le tue condizioni se inizi a berlo regolarmente.
Domande frequenti
Quanta caffeina contiene il caffè decaffeinato?
I processi di decaffeinizzazione sono stati perfezionati più volte fino ad oggi e sono così efficienti da essere in grado di rimuovere fino a circa il 99,9%. Molto efficace.
Il caffè decaffeinato è cancerogeno?
Se il caffè è stato trattato con prodotti chimici, c’è una possibilità che ci siano residui. Finché stai attento a come viene rimossa esattamente la caffeina, non dovrebbero esserci problemi.
Quali sono le controindicazioni del caffè decaffeinato?
Le principali controindicazioni sono quando si soffre di reflusso, gastrite o altri problemi di stomaco. In più, se decaffeinato con solventi chimici, potrebbe contenere tracce di questi solventi.
Le informazioni contenute in questo sito a puro scopo informativo. Non possono in nessun caso essere considerate come una diagnosi o prescrizione di trattamenti e sono date con l'intento di sostituire il rapporto diretto medico-paziente, né possono sostituirlo. Consigliamo di consultare sempre il prorpio medico curante o di specialisti, riguardo a quanto scritto.